VIZITA

27 febbraio-2 marzo 2025
H. G. Wells
giovedì, venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16.00

#Ospitalità

L’ angelo si ritrovò a sorvolare i cieli della terra. L’angelo sorvola, pieno di stupore, cieli che aveva soltanto immaginato, fin quando un prete, il prete di quel che resta d’un paese le cui cicatrici della guerra sono ancora visibili, gli spara. Il prete spara all’angelo. Stravolto e sorpreso da questo essere straordinario e dal senso di colpa, il prete si risolve ad accogliere e curare il suo ospite: un angelo, meraviglioso e ambiguo. Ma il paese è ostile, non vuole lo straniero, ne stigmatizza la deformità, la diversità. Appesantito da umiliazioni e scherno, impossibilitato nel ritorno al paese celeste e “ingabbiato” in quello umano, l’angelo troverà sollievo solo nella musica di un violino.
Liberamente tratto da “La Visita Meravigliosa” di Herbert George Wells, visionario precursore di generi e linguaggi, la prima ospitalità internazionale del Teatro Fontana è uno spettacolo di straordinaria poesia, vincitore di importantissimi premi, per la prima volta in Italia.

Il filo della Stagione:

Lo spettacolo, che ispira il titolo e il tema della Stagione, è una novità assoluta del Teatro Fontana: l’unica produzione straniera dell’anno. Riguarda il modo in cui noi accogliamo “chi viene da fuori”, lo straniero: che tu sia un immigrato o un angelo, non importa; se non sei come me, se non ti riconosco, allora sei un pericolo.

da La Visita Meravigliosa di H.G.Wells
testo Fabio Pisano
traduzione Zija Vuka
adattamento, spazio scenico e regia Davide Iodice
musiche originali Lino Cannavacciuolo
l
uci Loic Hamelin
costruzioni scenografiche e costumi Divni Gushta
assistente alla regia Jozef Shiroka
produzione Teatro Migjeni, Sardegna Teatro
e con il supporto dell’ Istituto Italiano di cultura di Tirana
distribuzione Danilo Soddu
con Vladimir Doda, Julinda Emiri, Nikolin Ferketa, Rita Gjeka Kacarosi, Raimonda Markja, Alexander Prenga, Fritz Selmani, Jozef Shiroka, Merita Smaja, Pjerin Vlashi
Spettacolo vincitore del Festival del Teatro Albanese “Moisiu” come miglior spettacolo, migliore musica, migliore scenografia