EDIPO A COLONO
8_18 GIUGNO
Un mito straordinario, che narra gli elementi di cui è fatta la cultura dell’uomo contemporaneo, lucidamente ne vede gli errori, i passi falsi, le trappole.
Primo capitolo di un’indagine riservata a poeti intransigenti, furenti, iconoclasti, maleducati e soli, questo doppio binario fra versi e partiture con un Trapani emozionante per vocalità e confidenza con la tastiera mette a soqquadro “I fiori del male” e le lettere di Baudelaire alla madre, evoca Beethoven, Mozart o Schubert, come pure il pezzo iconico dei Queen e di Freddie Mercury, e richiama De Gregori e Jannacci, e Pollini, e anche Moretti.
R. Di Giammarco | La Repubblica, 2021
Un attore, il suo pianoforte e Baudelaire.
Io e Baudelaire, primo passo di una trilogia dedicata ai poeti maledetti, è un richiamo, un’invocazione alla poesia, la direzione di un ritorno. È un dialogo con se stessi, è la ricerca delle parole, è stare sulle parole e accettare che siano importanti.
Andrea Trapani dà vita ad un monologo composto da racconti di vita vissuta, poesia e brani che spaziano dalla classica al rock, al pop e al cantautorato italiano: una rapsodia di voce e versi dove fanno la loro comparsa Nanni Moretti e Pasolini, De Gregori, i Queen e, naturalmente, Baudelaire, cantore dello spleen.
Io e Baudelaire è una domanda banale, semplice, autentica: ma se uno da piccolo vuole essere come Baudelaire, da grande che cos’è? Ma se uno, da piccolo, legge di nascosto le poesie, da grande cosa può diventare? Esiste un bambino che in un tema, a scuola, abbia dichiarato di voler fare il poeta, da grande?
Che cos’è un poeta?
Baudelaire: il poeta maledetto, il poeta da cartolina, da tazza souvenir dopo un viaggio a Parigi, da poesiola da studiare a memoria prendendo l’autobus a sedici anni, il poeta delle puttane, dei vicoli notturni, il poeta delle ossessioni, delle 865 lettere alla madre, il poeta delle contraddizioni, non voluto, non riconosciuto quando ne avrebbe avuto davvero bisogno, non amato, senza un soldo e soprattutto solo, solo, solo. È sconfinata la solitudine che ci butta addosso. Ma che cos’è un poeta?
Non molti anni fa qualcuno cantava davanti a migliaia di persone: Who wants to live forever? Forse Baudelaire se lo avesse sentito gli avrebbe voluto rispondere: Ma vogliamo davvero vivere per sempre?
Un progetto di Biancofango
Con Andrea Trapani
Drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
Traduzione dal francese Francesca Macrì e Andrea Trapani
Regia Francesca Macrì
Luci Gianni Staropoli
Consulenza al pianoforte Irene Ninno
Direzione tecnica Massimiliano Chinelli
Produzione Fattore K
DURATA SPETTACOLO: 60 min
PREZZI
Intero 23 €
Under30 15 €
Over 65 / Under 14 11 €
Giovedì sera 19 €
Convenzioni 18 €
Scuole di teatro 12 €
Prevendita e prenotazione 1 €
Per prenotazione gruppi scuola scrivere a
teatroscuola@teatrofontana.it
Età consigliata + 14
PAROLE CHIAVE: poesia, Baudelaire, bohemien, spleen, decadentismo, letteratura francese
PREZZI
Biglietto studenti (all’interno di gruppi scuola) € 9,00
Insegnanti e accompagnatori: un omaggio ogni 15 studenti
Per prenotazione gruppi scuola scrivere a
teatroscuola@teatrofontana.it
Primo capitolo di un’indagine riservata a poeti intransigenti, furenti, iconoclasti, maleducati e soli, questo doppio binario fra versi e partiture con un Trapani emozionante per vocalità e confidenza con la tastiera mette a soqquadro “I fiori del male” e le lettere di Baudelaire alla madre, evoca Beethoven, Mozart o Schubert, come pure il pezzo iconico dei Queen e di Freddie Mercury, e richiama De Gregori e Jannacci, e Pollini, e anche Moretti.
R. Di Giammarco | La Repubblica, 2021
Un attore, il suo pianoforte e Baudelaire.
Io e Baudelaire, primo passo di una trilogia dedicata ai poeti maledetti, è un richiamo, un’invocazione alla poesia, la direzione di un ritorno. È un dialogo con se stessi, è la ricerca delle parole, è stare sulle parole e accettare che siano importanti.
Andrea Trapani dà vita ad un monologo composto da racconti di vita vissuta, poesia e brani che spaziano dalla classica al rock, al pop e al cantautorato italiano: una rapsodia di voce e versi dove fanno la loro comparsa Nanni Moretti e Pasolini, De Gregori, i Queen e, naturalmente, Baudelaire, cantore dello spleen.
Io e Baudelaire è una domanda banale, semplice, autentica: ma se uno da piccolo vuole essere come Baudelaire, da grande che cos’è? Ma se uno, da piccolo, legge di nascosto le poesie, da grande cosa può diventare? Esiste un bambino che in un tema, a scuola, abbia dichiarato di voler fare il poeta, da grande?
Che cos’è un poeta?
Baudelaire: il poeta maledetto, il poeta da cartolina, da tazza souvenir dopo un viaggio a Parigi, da poesiola da studiare a memoria prendendo l’autobus a sedici anni, il poeta delle puttane, dei vicoli notturni, il poeta delle ossessioni, delle 865 lettere alla madre, il poeta delle contraddizioni, non voluto, non riconosciuto quando ne avrebbe avuto davvero bisogno, non amato, senza un soldo e soprattutto solo, solo, solo. È sconfinata la solitudine che ci butta addosso. Ma che cos’è un poeta?
Non molti anni fa qualcuno cantava davanti a migliaia di persone: Who wants to live forever? Forse Baudelaire se lo avesse sentito gli avrebbe voluto rispondere: Ma vogliamo davvero vivere per sempre?
Un progetto di Biancofango
Con Andrea Trapani
Drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
Traduzione dal francese Francesca Macrì e Andrea Trapani
Regia Francesca Macrì
Luci Gianni Staropoli
Consulenza al pianoforte Irene Ninno
Direzione tecnica Massimiliano Chinelli
Produzione Fattore K
DURATA SPETTACOLO: 60 min
PREZZI
Intero 23 €
Under30 15 €
Over 65 / Under 14 11 €
Giovedì sera 19 €
Convenzioni 18 €
Scuole di teatro 12 €
Prevendita e prenotazione 1 €
Per prenotazione gruppi scuola scrivere a
teatroscuola@teatrofontana.it
Età consigliata + 14
PAROLE CHIAVE: poesia, Baudelaire, bohemien, spleen, decadentismo, letteratura francese
PREZZI
Biglietto studenti (all’interno di gruppi scuola) € 9,00
Insegnanti e accompagnatori: un omaggio ogni 15 studenti
Per prenotazione gruppi scuola scrivere a
teatroscuola@teatrofontana.it
8_18 GIUGNO
Un mito straordinario, che narra gli elementi di cui è fatta la cultura dell’uomo contemporaneo, lucidamente ne vede gli errori, i passi falsi, le trappole.
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9.30/13.00 – 14.00/18.00 da lunedì a venerdì
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