A Milano dal 13 al 14 settembre, con Chiara Ameglio, produzione Fattoria Vittadini. Un corpo che si offre. Un segno che resta. Con Lingua, la coreografa e performer Chiara Ameglio ci conduce in un’esperienza rituale e collettiva, dove il corpo diventa linguaggio, superficie viva, spazio di relazione. In scena nei Chiostri Bramanteschi del Teatro Fontana di Milano, lo spettacolo invita il pubblico a un gesto raro e coraggioso: scrivere sulla pelle della performer. Tracciare segni reali, lasciare parole, forme, silenzi. Un atto che trasforma il corpo in tela, mappa, memoria. Nessuna barriera tra palco e platea: solo presenza, respiro condiviso, empatia. Ogni spettatore può diventare parte attiva della performance, innescando un dialogo fatto di segni visivi e prossimità fisica, dove l’arte si fa rituale contemporaneo.

Lingua è danza, è teatro, è performance partecipativa. È una riflessione sul corpo come luogo politico, sull’atto performativo come forma di ascolto e trasformazione. Un viaggio in cui il corpo non si osserva soltanto: si attraversa, si legge, si scrive.