
Danae Festival | Cani lunari
“Cani lunari” è un progetto coreografico che si immerge in un immaginario radicato nel femminile arcaico, nei saperi magici, nei corpi estatici. Un’indagine sensibile attorno alla figura della strega, della guaritrice: non come residuo folklorico o stereotipo demonizzato, ma come emblema di un sapere marginale e potente, che resiste alle logiche dell’utile e del visibile.
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CANI LUNARI
Nei mesi invernali quando la luna è piena o quasi, può capitare che la sua luce venga rifratta dai cristalli di ghiaccio presenti nelle alte nubi generando un alone circolare attorno al satellite con due bagliori simmetrici ai lati: i Cani Lunari. Fenomeni atmosferici che la tradizione popolare leggeva come presagi di tempesta, ma che erano anche segnali di passaggio, varchi visivi verso l’invisibile.
Tra le interpreti di Cani Lunari – che replica il cast di Stuporosa – Alice Raffaelli, vincitrice del Premio Danza&Danza 2024 come miglior interprete, e Vera Di Lecce, nominata ai Premi UBU 2024 per il miglior progetto sonoro, che firma anche qui il paesaggio sonoro, intrecciando elettronica, suoni naturali, canti orali e formule magiche.
Attraverso un processo di ricerca che fonde materiali d’archivio, testimonianze orali, iconografie folkloriche e pratiche corporee, lo spettacolo dà forma a un rito performativo dove il corpo attraversa la trance e la metamorfosi. Le performer, con in mano corvi imbalsamati – anime erranti, spiriti guida, animali di soglia – compiono gesti sospesi tra rito e finzione, tra magia e gioco teatrale.
Il movimento si nutre di zoppie, frammentazioni e improvvise derive verso l’animalità, evocando un mondo in cui il confine tra umano e ultra-umano si fa poroso. Al centro, il corpo isterico – figura femminile di crisi e potere – diventa simbolo di un sapere incarnato e non razionale, legato alla stregoneria, alla possessione e alla cura.
Le celebri fotografie ottocentesche della Salpêtrière diventano immagini da attraversare con il corpo, icone di una femminilità “altra”, sconfinata, che si fa racconto, rituale e forma di sopravvivenza.
Cani Lunari è un sabba bianco, un attraversamento poetico e sensoriale che riattiva memorie arcaiche e visioni future, in un gesto collettivo per re-incantare il mondo.
coreografia e regia Francesco Marilungo con Vera Di Lecce, Barbara Novati, Roberta Racis, Alice Raffaelli, Francesca Linnea Ugolini costumi Lessico Familiare musica e vocal coaching Vera Di Lecce disegno luci Gianni Staropoli foto e video Luca Del Pia, Paolo Sacchi
produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza coproduzione SNAPORAZVEREIN, IRA Institute
Progetto vincitore del Premio CollaborAction – Network Anticorpi XL di cui Circuito CLAPS è partner
Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione del Network Rete Anticorpi XL: Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), AMAT – Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali, Consorzio PUGLIA CULTURE – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura in collaborazione con Associazione Menhir / festival LE DANZATRICI en plein air di Ruvo di Puglia e Ass. Cult. TEATRO MENZATI’/ TEX – Il Teatro dell’ExFadda di San Vito dei Normanni (Puglia).
con il sostegno di Cross Festival, Primavera dei Teatri Castrovillari, Fondazione Egri per la Danza
con il contributo di Marosi Festival, Teatro delle Moire/Danae Festival
Nel Foyer, prima e dopo lo spettacolo sarà proiettato il documentario “Supra Aqua. Etnografia poetica per Cani Lunari” durata 18 minuti, produzione Körper
durata: 55 minuti
ingresso: 18/15€
ridotto dance card 9€
In collaborazione con CLAPS
Venerdì 24.10, al termine dello spettacolo, si terrà un incontro nell’ambito di Dance Circle, un progetto promosso da dance card a cura di Stratagemmi Prospettive Teatrali.
biglietti
Acquista online su DICE
Biglietto intero: 18/15/12€
Biglietto ridotto: 15/12/10€
info@teatrodellemoire.it

