LA CITTÀ DEI VIVI / dal romanzo di Nicola Lagioia, regia Ivonne Capece
L’attesissimo spettacolo in prima nazionale sul romanzo di Nicola Lagioia.
Un caso di cronaca nera tra i più angoscianti degli ultimi anni diventa materia teatrale. Un delitto assurdo e brutale scuote Roma nel cuore della notte: due giovani insospettabili torturano e uccidono un coetaneo senza un motivo apparente. Lo spettacolo La città dei vivi porta in scena la discesa in un inferno che appartiene non solo ai protagonisti, ma a un’intera società. Liberamente tratto dall’inchiesta narrativa di Nicola Lagioia, affronta il male nella sua forma più disarmante: quella che si nasconde dietro volti normali, in vite comuni. Attraverso una drammaturgia tesa, ibrida tra racconto e confessione, il teatro diventa lo spazio dove guardare l’indicibile. Roma, presenza viva e ambigua, è insieme scenario e protagonista: una città che ammalia e consuma, che attrae e abbandona, viva, tentacolare, oscura. Una città che pulsa di desideri, illusioni, fallimenti. I personaggi si muovono dentro una spirale di fascinazione e repulsione, mentre il pubblico è chiamato a guardare dove normalmente si distoglie lo sguardo.
La città dei vivi bestseller mondiale di Nicola Lagioia, nuova creazione della regista e digital artist Ivonne Capece interroga il confine tra narrazione e realtà, esigenza artistica e ossessione esistenziale. Non è la cronaca di un delitto, ma il riflesso di un’autopsia interiore, in cui l’artista si espone al vortice emotivo che lo lega alla sua città e al suo stesso impulso di raccontare. Roma, con il suo caos, l’indifferenza e la magnificenza, non è uno sfondo ma una forza che modella il dolore e la scrittura. Fare arte significa misurarsi con un abisso, senza la certezza di uscirne indenni.
AVVERTENZA
Lo spettacolo “La città dei vivi“ è un’opera di finzione, seppur liberamente ispirato ad un romanzo che tratta vicende di cronaca note al pubblico. Esso non ha finalità informative, documentaristiche o giornalistiche, né intende rappresentare fedelmente fatti, persone o responsabilità realmente accertate. Al contrario, si configura come opera artistica, espressione del diritto alla libertà creativa, finalizzata all’esplorazione di temi universali attraverso strumenti propri della scena: la metafora, l’iperbole, la trasfigurazione simbolica, l’immaginario. Eventuali riferimenti a nomi, situazioni o dinamiche riconoscibili sono frutto di elaborazione drammaturgica e non devono essere intesi come affermazioni veritiere o ricostruzioni attendibili dei fatti. L’opera non mira ad informare né a fornire verità, ma a stimolare una riflessione artistica e umana. In nessun caso la rappresentazione va intesa come accusa, insinuazione o giudizio reale nei confronti di soggetti eventualmente riconoscibili. Ogni elemento narrativo mira a manipolare la vicenda specifica per raccontare una storia universale, proposta in chiave poetica, simbolica e provocatoria.
sabato ore 19.30
domenica ore 16.00
*Giovedì 20 novembre /SERATA SPECIALE
ore 19.30 spettacolo “La città dei vivi”
talk con Nicola Lagioia e Stefano Nazzi
Liberamente tratto dal romanzo di Nicola Lagioia
regia, video e adattamento drammaturgico Ivonne Capece
Interpreti Sergio Leone, Daniele Di Pietro, Pietro De Tommasi, Cristian Zandonella
Interpreti in video Tindaro Granata, Arianna Scommegna, Pasquale Montemurro, Marco Té, Samuele Finocchiaro, Stefano Carenza, Pietro Savoi, Lorenzo Vio, Ioana Miruna, Penelope Sangiorgi, Barbara Capece, Luigi de Luca, Pietro Gennuso, Giuseppina Manaresi, Olmo Broglia Anghinoni
scene Rosita Vallefuoco
assistente alla scenografia Michele Lubrano Lavadera
videomaking e regia video Ivonne Capece
costumi e concept visivo Micol Vighi
sound designer Simone Arganini
assistente alla regia Micol Vighi
assistente costumista Giorgia Piatta
assistenti volontari Pasquale Montemurro, Barbara Capece, Luigi de Luca
light designer Luigi Biondi
riprese Antar Corrado
post-produzione video Domenico Parrino
responsabile di produzione Nadia Fiorio
responsabile tecnico Rossano Siragusano
prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, TPE Teatro Piemonte Europa, Teatri di Bari, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro di Sardegna
Durata 120 min
per info e prenotazioni
biglietteria@teatrofontana.it
02 69015733
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𝐋𝐔𝐂𝐘 𝑫𝒊𝒂𝒍𝒐𝒈𝒉𝒊 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒊𝒏𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒆𝒂𝒕𝒓𝒐
A cura di Diego Vincenti
Un ciclo di talk che sfida i confini del teatro. Esplora interculturalità, innovazione e sperimentazione. Attraverso culture sceniche e tecnologie emergenti che stanno ridefinendo il teatro del XXI secolo. LUCY è il ponte tra tradizione e futuro artistico, un dialogo continuo tra artisti, operatori e pubblico. Ogni talk è un’opportunità per riflettere su come il teatro sta evolvendo a livello globale
20 novembre ore 21.30
Talk post-show
LA FORMA DEL MALE
Raccontare l’umano tra cronaca e finzione
Nel confine tra fatto di cronaca e racconto, violenza e pensiero, si apre una zona d’ombra. È qui che nasce La città dei vivi — e da qui parte questo incontro. Un dialogo sul modo in cui l’arte, la letteratura e la scena tentano di dare volto all’indicibile, di rappresentarlo senza tradirlo né assolverlo. E sul modo in cui la società guarda, racconta e trasforma il male: tra realtà e finzione, colpa individuale e coscienza collettiva. Un’indagine sulla responsabilità dello sguardo e sul potere delle immagini: che cosa significa oggi mettere in scena l’irreparabile, trasformare la violenza in racconto, il massacro in forma? Perché ogni rappresentazione del male è, in fondo, una domanda su noi stessi.
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Ospiti
Ivonne Capece – regista e drammaturga di La città dei vivi, spettacolo liberamente tratto dal romanzo di Nicola Lagioia
Stefano Nazzi – giornalista e conduttore televisivo (Il caso su Rai3, Delitti in famiglia, Belve Crime)
Nicola Lagioia – scrittore, autore del romanzo La città dei vivi
Nicola Canestrini – avvocato penalista e revisore testuale
Coordina Diego Vincenti, giornalista per Hystrio e Il Giorno