Un mito straordinario, che narra gli elementi di cui è fatta la cultura dell’uomo contemporaneo, lucidamente ne vede gli errori, i passi falsi, le trappole.
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INFO E PREZZI
RASSEGNA STAMPA
SPETTACOLO
Secondo alcuni la disciplina che meglio spiega il nuovo secolo è l’etologia. Metti una volpe affamata davanti a un branco di conigli e li vedrai correre. Corri in una piazza piena di colombi e li vedrai volare. Trova il colombo che non vola.
La ferocia, N. Lagioia
Tratto dall’omonimo romanzo di Nicola Lagioia edito da Einaudi e vincitore nel 2015 del Premio Strega e del Premio Mondello, lo spettacolo mette in scena il trionfo e la rovina dell’occidente. Lo fa raccontando la storia della famiglia Salvemini, una saga familiare in cui le colpe dei padri si specchiano nelle debolezze dei figli.
Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione e il nostro essere perennemente incatenati alle leggi della natura.
Vittorio Salvemini è venuto dal nulla e, come da copione, vuole tutto. Costruttore pugliese arrivato a Bari poco più che trentenne, dagli anni ‘70 in poi ha inanellato una serie di successi professionali che l’hanno portato a essere proprietario di cantieri edili su cui non tramonta mai il sole, da Bari a Phuket, passando per Parigi e Istanbul. Solo le contraddizioni di qualunque ascesa sfrenata riusciranno a mandare in frantumi le sue sicurezze. A queste è legata la morte della figlia Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sulla provinciale che collega Bari a Taranto.
La vicenda dei Salvemini ha il calore di una tragedia contemporanea, particolare e universale allo stesso tempo, e si nutre delle parole di un grande romanziere, nato e cresciuto in un Sud da sempre attraversato da grandi narrazioni.
27 febbraio ore 18.30
DAL TESTO ALLA SCENA
Talk attorno a “La ferocia” di Nicola Lagioia|Edizioni Einaudi
Interventi di Michele Altamura, Gabriele Paolocà – registi e attori dello spettacolo
Angela Rastelli – responsabile della Narrativa italiana di Einaudi
Ira Rubini – Giornalista di Radio Popolare
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata.
CREDITI
dal romanzo di Nicola Lagioia
ideazione VicoQuartoMazzini
regia Michele Altamura, Gabriele Paolocà
adattamento Linda Dalisi
con Roberto Alinghieri, Michele Altamura, Leonardo Capuano, Enrico Casale, Gaetano Colella, Francesca Mazza, Gabriele Paolocà, Andrea Volpetti
scene Daniele Spanò
luci Giulia Pastore
musica e sound design Pino Basile
costumi Lilian Indraccolo
aiuto regia Jonathan Lazzini
realizzazione scenografie Officina Scenotecnica Gli Scarti
direttore di scena Daniele Corsetti
progetto audio Niccolò Menegazzo
datore luci Marco Piazze
cura della produzione Francesca D’Ippolito
ufficio stampa Maddalena Peluso
grafica Leonardo Mazzi
consulenza artistica Gioia Salvatori
Produzione Scarti – Centro di Produzione teatrale d’Innovazione, Elsinor, Romaeuropa Festival, LAC – Lugano Arte e Cultura, Teatri di Bari, Teatro Nazionale di Genova.
Ph Valerio Polici
Spettacolo inserito in abbonamento INVITO A TEATRO
INFO E PREZZI
DURATA SPETTACOLO
1 ora e 40
PREZZI
Intero 23 €
Under30 15 €
Over 65 / Under 14 11 €
Giovedì sera 19 €
Convenzioni 18 €
Scuole di teatro 12 €
Prevendita e prenotazione 1 €
Per prenotazione gruppi scuola scrivere a
teatroscuola@teatrofontana.it
RASSEGNA STAMPA
Una delle realizzazioni più notevoli della stagione in corso. Un raro esempio di grande sapienza compositiva ma quantomai necessario e attuale.
Antonio Audino, Il Sole 24 ORE.
Lo spettacolo ha qualcosa di nuovo rispetto a quello che in genere vediamo a teatro: racconta il nostro presente in maniera reale, facendo esplodere la ferocia pur tenendola chiusa tra le vetrate e rendendola così cristallina da insinuare il dubbio che forse la responsabilità di quel disastro ricade anche su di noi.
Francesca de Sanctis, Espresso
Questa Ferocia teatrale, insomma, è un congegno perfetto da molti di punti di vista, un’opera sapiente in tutte le sue parti, a partire ovviamente dalla regia di Altamura e Paolocà (…) Di fronte a uno spettacolo così inedito nel nostro panorama non si può non riconoscere qualcosa che ci riguarda, e che ha a che fare sicuramente con l’antica questione del destino e delle scelte individuali, ma soprattutto con la sensazione, quella invece assai contemporanea, che la colpa di questo disastro di mondo è di tutti e di nessuno allo stesso tempo, e che tante volte, in mezzo alle macerie che continuano a cadere, non si sa davvero come si possa cominciare a ricostruire.
Rossella Menna – Doppiozero
Uno spettacolo che ha reso con giustizia gli elementi migliori del romanzo e ha trovato, attraverso una regia intelligente, il modo di rendere una vicenda intricata, dalle mille voci e dai mille occhi. Resta addosso dopo averlo visto l’amarezza di aver assistito a una morte per sentito dire, come spesso accade alle donne vittime di violenza, cannibalizzate dalle figure dei carnefici e dalla narrazione che altri ne fanno, in assenza.
Giulia Caminito – La Stampa
Un ritratto crudele e insieme assai normale, come il teatro raramente riesce a rappresentare, e raccontarci. Grazie al romanzo di Lagioia, e alla volontà di VicoQuartoMazzini, nasce uno spettacolo fuori dall’ordinario.
Gianfranco Capitta – Il Manifesto
VicoQuartoMazzini (…) ha adattato in maniera convincente e magnetica per il teatro, con lo spettacolo che mantiene il titolo del romanzo (“La ferocia”) trasportandolo nell’incarnazione dei corpi sulla scena, verso quella radice tragica da cui tutte le storie di dissidio, rancore, lotta di potere provengono, ma restituendone l’attualità, con una vena esplicita di denuncia. (…) L’adattamento di VicoQuartoMazzini ha dato corpo e vita al romanzesco, lo ha riscritto con intelligenza, dando una fisicità che accentua il realismo del romanzo, in una trasformazione, attraverso il linguaggio artistico della scena, della realtà che si fa così reale davanti ai nostri occhi.
Mario de Santis – Minima & Moralia
Michele Altamura e Gabriele Paolocà, attori e registi, in altre parole la compagnia VicoQuartoMazzini, assieme alla dramaturg Linda Dalisi, hanno tentato una audace impresa. Far esplodere tra pareti domestiche, dentro a una casa, ciò che lo sguardo dello scrittore leggeva nell’estensione intera della sua regione – la Puglia – e del proprio paese – l’Italia velenosa. (…) Con La Ferocia, VicoQuartoMazzini fa un passo davvero importante.
Roberto Canziani – Quantescene